Io loro e Lara
Questa pellicola rimane come la più bella sorpresa della mia carriera. Non pensavo minimamente di poter incassare quasi 17 milioni di euro con un film assolutamente privo di ammiccamenti al pubblico.
Interpretare un prete, senza alcun tic o caratterizzazione, era un rischio enorme. Ma ancora più rischioso era il rappresentarlo con estrema sincerità, verità ed umanità. Ho semplicemente scritto, diretto ed interpretato quello che volevo fare senza alcuna pressione produttiva.
Sono scommesse che prima o poi negli anni devi affrontare. Ma evidentemente era il passo giusto per quel momento. Ho avuto un cast semplicemente ottimo e tutti loro mi sono stati molto d’aiuto nel momento in cui ho perso mio padre alla ottava settimana di riprese.
Da metà film in poi, quando capivo che papà ci avrebbe lasciato, avevo due moti nell’anima: una gran tristezza e la voglia di dedicargli questo film nel migliore dei modi. E’ stato terribile portarlo a compimento. Ma la vicinanza di mia figlia, che lavorava in produzione, mi ha molto confortato. Fu un autentico scandalo non vederlo nelle nomination dei David. Ma la rabbia mi durò un paio di giorni. Il tempo giusto per metabolizzare una volta per tutte che il premio migliore te lo dà il tempo, il pubblico.
Non voglio più farmi il sangue amaro per premi e sottopremi alla carriera. Il premio più importante è che il film resti nella memoria della mia filmografia. Su questo non ho alcun dubbio. Sono molto fiero di questa pellicola perché resterà sempre nel mio cuore.
E come la più bella sorpresa dopo 33 anni di carriera.