Curiosità

Un Sacco Bello

Documento storico: la prima pagina di 'Un Sacco Bello' da me corretta con appunti dell'epoca.
includeCV/img01
includeCV/img01

Un Sacco Bello

Cimelio storico: Il Ciak originale di 'Un Sacco Bello' con il David vinto come attore.

Le mie attrici

Sono sempre stato attratto dall’universo femminile e il motivo principale credo sia da ricercare nel fatto che ho sempre considerato la donna un “pianeta affascinante”. Affascinante nel suo mistero, nella sua volubilità, nel suo farsi perdonare, nella sua spesso involontaria seduzione, nella sua fragilità ma anche nella sua immensa forza. Quando una donna è forte lo è molto più dell'uomo. Quando una donna è noiosa lo è molto meno di un uomo. E ho sempre pensato che certi grandi uomini sono diventati 'grandi' perché accanto a loro c'erano delle grandi donne.

Quando iniziai a frequentare i cineclub nel periodo universitario, per farmi una cultura cinematografica che mio padre Mario tanto auspicava, rimasi molto colpito da come tre registi riuscivano ad esaltare i ruoli femminili nei loro film: Godard, Truffault ed Antonioni. Spesso erano donne confuse, affascinanti, tormentate, insicure ma alla fine erano proprio loro le protagoniste assolute di quei film. E restavo sorpreso da quanto i loro registi dovevano per forza amarle per renderle così uniche, speciali in tutto.

Quando uscii con il diploma di regia dal Centro Sperimentale, non sapevo minimamente cosa sarebbe successo alla mia vita. Ma mi feci una promessa e cioè che se fossi un giorno passato dietro la macchina da presa avrei dovuto avere quell'attenzione verso l'universo femminile che quei tre grandi mi avevano mostrato.

Una volta entrato nel mondo del cinema era chiaro che i film me li facevano fare perché soprattutto ero un attore molto promettente, uscito quasi per scommessa da un programma televisivo. Ma nonostante ' il virtuosismo' che mi veniva richiesto,nei primi due film, da Sergio Leone e dalla Medusa di Franco Poccioni e Felice Colaiacomo, mi venne in soccorso un elemento importante di quel periodo storico : il femminismo. Con il femminismo la figura dell'uomo viene retrocessa. Non più quindi protagonisti maschili che 'rimorchiano', tradiscono mogli e amanti, prendono iniziative. Ma uomini confusi in balìa di una 'donna sorprendente', forte, tormentata, inafferrabile. Una donna che toglie certezze e sicurezze e manda all'angolo del ring l'uomo. Ecco, il tema della donna 'forte' e dell'uomo confuso e spesso imbranato sarà con Borotalco ed altri film a seguire un comune denominatore costante per molti anni. Denominatore, fra l'altro, molto presente anche in tutti i film di Troisi e in qualcuno di Nuti.

La mia più grande soddisfazione oggi è quella di aver scoperto, rigenerato od esaltato tante delle mie attrici. Attrici alle quali devo dire grazie per avermi dato il privilegio di lavorare con loro. Quasi tutte, con la mia regia, hanno ottenuto premi e riconoscimenti prestigiosi. E per me questa è una gioia impagabile, perché prima della cura del mio ruolo ,in ogni mio film, viene l'attenzione massima per loro.

Per la loro recitazione, per la loro serenità massima, per la cura estetica che insieme al mio direttore della fotografia Danilo Desideri cerchiamo di porre in ogni situazione del racconto. Rendere sicura e protetta un'attrice è il modo migliore per farle esprimere il massimo della sua potenzialità. Conoscerla prima e captare i suoi lati essenziali, uniti al fascino del viso e a piccoli 'tic' nella vita privata, mi aiuta a scriverle un ruolo su misura, non troppo distante dal suo naturale temperamento.

Una cosa mi piacerebbe che si ricordasse di me? Che sono stato il regista ,dalla fine degli anni 70 ad oggi, che forse più di ogni altro ha amato ed esaltato le sue attrici.

UNA FRASE PER ATTRICE
Eleonora Giorgi (Borotalco e Compagni di Scuola): Solare, positiva, spiritosa piena di energia costruttiva.

Natasha Hovey (Acqua e Sapone e Compagni di Scuola): Conturbante nel suo viso acqua e sapone.

Ornella Muti (Io e Mia Sorella e Stasera a Casa di Alice): Da proteggere, coccolare. Ma con una forza sul lavoro impressionante.

Elena Sofia Ricci (Io e Mia Sorella): Distinta, colta ed autorevole. Ma a conoscerla poi bene è l’amica della porta accanto.

Nancy Brilli (Compagni di Scuola): Affascinante in una personalità spesso inafferrabile: estroversa ma anche malinconica in un mondo tutto suo.

Margherita Buy (Maledetto il Giorno … e Ma Che Colpa Abbiamo Noi): La più europea tra le nostre attrici .Perfetta nei tempi recitativi e negli stupori come poche in Italia.

Francesca Neri (Al Lupo Al Lupo): Il fascino della malinconia, di rara amabilità e generosità. Viene sempre voglia di proteggerla.

Asia Argento (Perdiamoci di Vista): L’attrice più disciplinata che abbia mai avuto. Adorabile e divertente nella sua follia creativa.

Gabriella Pession (L’Amore è Eterno Finché Dura): Una personalità forte sul lavoro e perfetta nei duetti. Comica nella vita quotidiana ma anche attratta da un leggero tormento nella vita privata.

Regina Orioli (Gallo Cedrone): Intelligente ed osservatrice ironica come poche. Colta e ricca di fascino speciale.

Anita Caprioli (Ma Che Colpa Abbiamo Noi): L’attrice che tutti vorrebbero avere al proprio fianco. Amabile ,seria, affettuosa come poche.

Claudia Gerini (Viaggi di Nozze,Sono Pazzo di Iris Blond,Grande,Grosso e Verdone). Claudia è … l’anima gemella! Stessa ironia,stesso sguardo sui tic, stessi gusti. Generosa e sempre riconoscente. L’unica attrice con la quale riesco ad improvvisare senza copione.

Laura Morante (L’Amore è Eterno Finché Dura): Instancabile nella ricerca della perfezione. Ma è perfetta sempre al primo ciak. Una donna importante, di rara cultura e sensibilità.

Stefania Rocca (L’Amore è Eterno Finché Dura) Un’esplosione di allegria,di idee creative con un pizzico di follia pura.

Ana Katerina Morariu (Il Mio Miglior Nemico): Un’attrice seria ed integerrima con sé stessa. Ma dolce come un personaggio femminile di Cecov.

Laura Chiatti (Io,Loro e Lara): Un ciclone di entusiasmo,solarità,sincerità e professionalità estrema. Ha il più bel primo piano del cinema Italiano. Sempre autoironica e molto spiritosa mi ha regalato la sua migliore performance. Un’attrice dal potenziale enorme che afferra al volo quello che le chiedi.

Micaela Ramazzotti (Posti In Piedi in Paradiso): sexy, intensa, naturale ma il suo punto forte è la sua innata comicità che si basa su tempi recitativi assolutamente reali. Meravigliosamente reali. E sa prendersi molto ma molto in giro.
includeCV/img01
includeCV/img01

Gli 80 LP della mia vita

Compilare una lista dei 80 LP più importanti (secondo me) da Elvis in poi è un’impresa quasi impossibile.
Si rischia inevitabilmente di declassare artisti che hanno scandito anch’essi un periodo intenso di straordinaria creatività. E’ Evidente che a risentirne di più sono molti album degli anni 70 ed alcuni dell’ultimo decennio. Ma come si fa?
Ci sono gruppi che non potevano esser ricordati solo per un album e ci sono artisti che, pur non ritenendoli qualitativamente superiori a quelli che per esempio ho citato prima,hanno dettato un costume,sottolineato un periodo ben preciso (il caso di Madonna).
Tenendo quindi presente l’insufficienza di questa mia scelta, credo che almeno questi ottanta debbano esser presenti in una collezione di un buon amante della musica rock.
Per quel che riguarda la musica italiana, lascio ad altri il compito! Per due motivi: il primo è che non ho mai collezionato abbastanza musica italiana e quindi non ne sarei competente, il secondo è che ho troppi amici nell’ambiente e vorrei quindi evitare di farmi togliere il saluto da qualcuno di loro, qualora avessi qualche dimenticanza.
Premesso ciò e chiedendo scusa a tanti cultori che potrebbero dissentire dal mio giudizio, eccovi gli 80 di Carlo Verdone……

1) Bob Dylan: 'Highway 61 Revisited'
2) Bob Dylan: 'Blonde On Blonde'
3) Aretha Franklin: 'The Very Best of Aretha Franklin.The 60’s'
4) The Beatles: 'Revolver'
5) The Beatles: 'Sgt.Pepper’s lonely hearts club band'
6) The Beach Boys: 'Twenty Good Vibration'
7) The Rolling Stones: 'Aftermath'
8) The Rolling Stones: 'Sticky Fingers'
9) Cream: 'Wheels Of Fire'
10) The Who: 'Tommy'
11) The Who: 'Who’s next'
12) Simon and Garfunkel: 'Bridge of trouble water'
13) Santana: 'Santana'
14) Jimi Hendrix: 'Are You Experienced'
15) Jimi Hendrix: 'Axis Bold As Love'
16) The Doors: 'The Doors'
17) Joe Cocker: 'With A Little Help From My Friends'
18) James Brown: 'Like A Sex Machine'
19) Marvin Gaye: 'What’s Going On'
20) Jethro Tull: 'Aqualung'
21) George Harrison: 'All Things Must Pass'
22) Genesis: 'Selling England By The Pound'
23) Depeche Mode: 'Songs Of Faith And Devotion'
24) Yes: 'Close to the edge'
25) Lou Reed: 'Transformer'
26) David Bowie: 'Space Oddity'
27) David Bowie: 'Low'
28) Paul Mc Cartney: 'Ram'
29) John Lennon: 'Imagine'
30) Deep Purple: 'Made In Japan'
31) Crosby,Stills,Nash & Young: 'Déjà Vu'
32) Muddy Waters: 'Fathers and Sons'
33) Neil Young: 'Harvest'
34) David Crosby: 'Voyage'
35) Nick Drake: 'Pink Moon'
36) Pink Floyd: 'Dark Side Of The Moon'
37) Pink Floyd: 'Ummagumma'
38) Roger Waters: 'Amused To Death'
39) Led Zeppelin: 'Led Zeppelin 1'
40) Led Zeppelin: 'Led Zeppelin 4'
41) Page-Plant: 'No Quarter'
42) Roxy Music: 'For Your Pleasure'
43) Brian Eno-David Byrne: 'My Life In The Bush Of Ghosts'
44) Peter Gabriel: 'Plays Live'
45) Japan: 'Oil On Canvas'
46) Jonny Cash: 'Jonny Cash at Saint Quentin'
47) Police: 'Synchronicity'
48) Police: 'Reggatta De Blanc'
49) Michael Jackson: 'Thriller'
50) Jeff Beck: 'Wired'
51) Prince: 'Purple Rain'
52) Bruce Springsteen: 'Born In The USA'
53) The Cure: 'Disintegration'
54) Queen: 'Innuendo'
55) U2: 'Unforgettable Fire'
56) U2: 'Joshua Tree'
57) Sting: 'The Dream Of The Blue Turtles'
58) Sting: 'The Soul Cages'
59) Radiohead: 'Kid A'
60) Radiohead: 'Amnesiac'
61) Madonna: 'The Immaculate Collection'
62) Annie Lennox: 'Diva'
63) Eric Clapton: 'Pilgrim'
64) Eric Clapton and Steve Winwood: 'Live from Madison Square Garden'
65) David Sylvian: 'Gone to heart'
66) David Sylvian: 'Secret Of The Beehive'
67) Nirvana: 'Nevermind'
68) Massive Attack: 'Protection'
69) Joe Bonamassa: 'Live From Nowhere'
70) The Verve: 'Urban Hymns'
71) Oasis: 'Morning Glory'
72) Coldplay: 'X&Y'
73) Scott Walker: 'Tilt'
74) Scott Walker: 'Climate Of Hunter'
75) The Allman Brother Band: 'Wipe the Windows, Check the Oil, Dollar Gas'
76) Michael Hedges: 'Aerial Boundaries'
77) Talking Heads: 'Remain in Light'
78) Frank Zappa: 'Chunga’s Revenge'
79) Gary Moore: 'Blues Alive'
80) ACDC: 'Let There Be Rock'

Io loro e Lara

Questa pellicola rimane come la più bella sorpresa della mia carriera. Non pensavo minimamente di poter incassare quasi 17 milioni di euro con un film assolutamente privo di ammiccamenti al pubblico.

Interpretare un prete, senza alcun tic o caratterizzazione, era un rischio enorme. Ma ancora più rischioso era il rappresentarlo con estrema sincerità, verità ed umanità. Ho semplicemente scritto, diretto ed interpretato quello che volevo fare senza alcuna pressione produttiva.

Sono scommesse che prima o poi negli anni devi affrontare. Ma evidentemente era il passo giusto per quel momento. Ho avuto un cast semplicemente ottimo e tutti loro mi sono stati molto d’aiuto nel momento in cui ho perso mio padre alla ottava settimana di riprese.

Da metà film in poi, quando capivo che papà ci avrebbe lasciato, avevo due moti nell’anima: una gran tristezza e la voglia di dedicargli questo film nel migliore dei modi. E’ stato terribile portarlo a compimento. Ma la vicinanza di mia figlia, che lavorava in produzione, mi ha molto confortato. Fu un autentico scandalo non vederlo nelle nomination dei David. Ma la rabbia mi durò un paio di giorni. Il tempo giusto per metabolizzare una volta per tutte che il premio migliore te lo dà il tempo, il pubblico.

Non voglio più farmi il sangue amaro per premi e sottopremi alla carriera. Il premio più importante è che il film resti nella memoria della mia filmografia. Su questo non ho alcun dubbio. Sono molto fiero di questa pellicola perché resterà sempre nel mio cuore.

E come la più bella sorpresa dopo 33 anni di carriera.
includeCV/img01
includeCV/img01

Grande, Grosso e Verdone

Fu l’addio ai film con i caratteri “storici” dei miei film ad episodi. Anche se qui rivisti e corretti. Sono molto orgoglioso di questa pellicola richiesta a gran voce dal mio Fan Club.

Se il primo episodio, quello dello “scout” era assolutamente naif, il secondo del Prof. Cagnato col figlio e il terzo con Moreno, Enza (Claudia Gerini) e il figlio sono tra le mie migliori performance di sempre. E probabilmente anche di Claudia. Recitare il carattere diabolico di Cagnato fu un autentico divertimento e mi lasciai andare ad improvvisazioni su toni sinistri, perfidi ed ossessivi. Cagnato resterà per sempre tra le cose per le quali voglio essere ricordato come attore: la perfezione del tempo recitativo.

E la stessa creatività, come la padronanza gestuale, penso di averla data ai massimi livelli con il personaggio di Moreno alle prese con moglie e figlio in un esclusivo hotel di Taormina. La volgarità dei tre è quella che oggi appartiene a molti. Alla società odierna. E per me quel film resta un nitido documento sociologico del primo decennio del 2000.

Italians

Avevo sempre sognato di poter andare un giorno, da turista, a San Pietroburgo. C’erano stati i miei genitori negli anni 70’ e ne rimasero entusiasti. Negli anni 70’ vidi, grazie alle conferenze di papà nelle università dell’est europeo, quasi tutte le nazioni comuniste.

Ma la Russia mi mancava. Grazie ad “ Italians “ di Veronesi ci andai per il mio episodio. E ci rimasi un mese. Di quel film ricordo il cielo di San Pietroburgo. Da grigio a terso e ventoso ma sempre luminoso.

Perché nel periodo in cui andai la notte non esisteva se non per un’ora. Ogni fotografia viene bene lì. E’una questione di luce molto contrastata che c’è nel nord Europa. Ero felice di lavorare con Xenia Rappoport, che avevo conosciuto nel film di Tornatore “La Sconosciuta”.

Avemmo dei bei duetti. Ma Veronesi tagliò la parte più intima del nostro incontro perché il film era venuto molto lungo. E così finì quasi per diventare “protagonista” la bionda prostituta che mi prende a taccate sulla schiena e a cinghiate durante un “ soft massage russo”.

Sicuramente la scena fu esilarante ma era talmente comica che oscurò il tutto. Tranne il finale con i bambini che era un’immagine molto poetica. Forse la migliore che Veronesi abbia girato.
includeCV/img01
includeCV/img01

Manuale d’amore 3

Cosa ricordo di questa mia partecipazione in questo film? L’aver scoperto in Donatella Finocchiaro delle doti comiche e dei tempi perfetti per la commedia.

E aver scoperto in De Niro una persona molto umile, riservata, gentile. Per il resto ho fatto il mio lavoro da professionista, recitando in un film che poteva risparmiarsi di aver come titolo Manuale d’Amore 3.

Ma quanti Manuali d’Amore si possono portare sullo schermo? Bastavano due … E sforzarsi di trovare un comune denominatore diverso. Sembrava già tutto visto o previsto. Peccato.

Per quel che mi riguarda io e la Finocchiaro abbiamo dato il massimo e non ci dobbiamo rimproverare nulla.

Manuale d’amore 2

Sapevo che avrei lavorato con Elsa Pataki nel mio episodio ed ero molto curioso in quanto era “l’oggetto del desiderio” degli spagnoli. La Pataki era molto formosa e molto sexy ma anche molto minuta.

Certamente dotata di una gran carica di eros ma non capivo bene il motivo di questo furore nei pensieri del pubblico spagnolo. Parlandoci con calma nelle pause capii poi che di spagnolo aveva ben poco. Era rumena! E di fatti il cognome lo dice chiaramente. Di quell’episodio ricorderò sempre le condizioni disagevoli nelle quali mi mise Veronesi.

Il bagno notturno nelle terme fu una tragedia. Giravamo nelle Marche a 800 metri e faceva un freddo boia. Era chiaro che non esistevano terme calde ma solo getti d’acqua in piscine all’esterno gelide. Ricordo che riscaldarono per 24 ore la piscina naturale con dei tubi d’aria calda, ma fu inutile.

Perché per dare l’effetto del fumo buttarono del ghiaccio sintetico che neutralizzò quei pochi spazi tiepidi. Fu estremamente disagevole. Poi mentre corro per non farmi mordere da un molosso che faceva la guardia alle terme ho fatto un volo per terra tragico. Meno male che la caduta è stata tagliata, anche perché partirono diversi improperi contro chi non aveva asciugato bene il percorso che dovevo fare di corsa. Il mio episodio finiva con un’immagine poetica su una terrazza condominiale al tramonto. Fu la scena migliore che girai nell’episodio.

Il film ebbe molto successo toccando quasi i 20 milioni di euro ed uscì in diversi Paesi. Come immaginavo, finirono per voler fare il 3. E pagò “il format” dell’operazione.
includeCV/img01
includeCV/img01

Il mio miglior nemico

'...Penso che il film fu riscritto circa sei o sette volte! Un lavoro di scrittura estenuante. Fu il mio primo film prodotto da Aurelio De Laurentiis che subito mi disse: “Guarda che a me non interessa fare film che incassino meno di 15 milioni di euro!”.

L’amore è eterno finché dura

'...Tra i miei film più riusciti nella scrittura e nella realizzazione. Lavorare con Laura Morante fu un grande impegno perché molto pignola e perfezionista. Ma anche un’attrice di enorme autorevolezza. Alcune scene me le faceva provare e riprovare fino a trenta volte…L’esatto contrario di Stefania Rocca,molto istintiva.

Quel film ebbe un clima meraviglioso,irripetibile, nella troupe. Credo sia stata una delle mie migliori interpretazioni senza caratterizzare il mio personaggio in nulla. E finalmente riuscii a vincere “Il Globo d’Oro” della Stampa Estera! Era ora.'
includeCV/img01
includeCV/img01

Ma che colpa abbiamo noi

'...L’idea di questo film nacque da un episodio vero. La morte improvvisa del mio medico che stava curando con successo la mia proverbiale insonnia. Quando andai all’appuntamento trovai venti persone in lacrime. Erano tutte in cura da lui per problemi di ansia e depressione…La sua morte provocò una depressione generale in tutti per molti mesi. Questo episodio, drammatico, fu lo spunto per un film corale a me molto caro...'

C’era un cinese in coma

'...Non sembrava un film di Verdone e alla Verdone,forse per questo fece un incasso inferiore alle attese. Non si rideva molto e quelle volte che si rideva avveniva in modo amaro.Ma quel film contiene tante verità sullo squallore dell’ambiente delle serate,di tanti attori montati e viziosi,sul tradimento delle amicizie….

Sulla miseria di un sottobosco di agenti ed attori privi di talento. Ricordo che il mio produttore mi disse:” Beh,dopo tanti anni di successi è inevitabile che arrivi “un declino”. In poche parole per un film che aveva incassato meno,buttava nella spazzatura,con poca sensibilità, venti anni di lavoro e di successi. Come se il talento svanisse dall’oggi al domani… Decisi di sparire serenamente per due anni e mezzo e godermi casa e figli. Fu il più bel periodo per la mia vita privata...'.
includeCV/img01
includeCV/img01

Gallo cedrone

'...fu un film volutamente sgangherato nella sceneggiatura e quindi nel soggetto. Era l’apoteosi di un cialtrone trasformista. Spaccò letteralmente il pubblico perché a molti non piacque. Probabilmente mancava di compattezza ed era alquanto sgradevole, ma alcune mie performance le ritengo grandi. La cosa incredibile è che quel film anticipò veramente tante cose poi accadute nella cronaca internazionale e nazionale...'

Sono pazzo di Iris Blond

'...Il gossip di quell’anno era che io avevo scritto un film per Claudia. E questo non fece bene al film, che considero tra i miei preferiti. La realtà è che Claudia “scrisse” il fim per me. Il soggetto era pronto da due anni ma non esisteva un’attrice in grado di recitare bene, cantare e ballare in quel modo. Quando conobbi bene Claudia capii che quel personaggio lo poteva fare solo lei. Mi ispirai alla cantante Vanessa Daou e al suo modo di cantare… Era da tanto che volevo fare la storia di un duo rock e Bruxelles e il Belgio mi fornirono perfettamente la scenografia nordica e malinconica che cercavo...'
includeCV/img01
includeCV/img01

Viaggi di nozze

'...A mio avviso quello fu un capolavoro di recitazione da parte mia. Mi divertii tanto a scriverlo e mi divertii ancora di più a girarlo. Claudia Gerini e le altre partner furono splendide. Alcune sequenze di Ivano e di Raniero sono tra le cose più esilaranti della mia carriera. Recitai tutto il film con dei dolori atroci per via dell’ernia del disco alla quale si aggiunse una frattura alla colonna durante un tuffo di Ivano. Il chirurgo che mi operò non si spiegava come avevo fatto a resistere… Fatto sta che non godetti nulla del successo enorme di quel film perché dopo una settimana dall’uscita finii in sala operatoria…'

Perdiamoci di vista

“… Mi appassionai molto al problema dell’handicap e volevo portarlo in un film. Bisognava mantenere un grande equilibrio per affrontarlo seriamente in una commedia. Asia Argento fu perfetta.

L’attrice più rigorosa che abbia mai avuto. Prima delle riprese girava ,per gran parte delle sue giornate, su una carrozzina per paraplegici per vedere la reazione della gente comune ed entrare perfettamente nel personaggio di Arianna. Ma quello fu anche il film dove, nella scena finale che fu montata, mi uscì definitivamente l’ernia del disco! Sentii un dolore atroce mentre avevo Asia in braccio. Ancora oggi mi chiedo come feci a resistere per arrivare al fermo fotogramma per i titoli di coda… mantenere un grande equilibrio per affrontarlo seriamente in una commedia.

Asia Argento fu perfetta. L’attrice più rigorosa che abbia mai avuto. Prima delle riprese girava, per gran parte delle sue giornate, su una carrozzina per paraplegici per vedere la reazione della gente comune ed entrare perfettamente nel personaggio di Arianna. Ma quello fu anche il film dove, nella scena finale che fu montata, mi uscì definitivamente l’ernia del disco! Sentii un dolore atroce mentre avevo Asia in braccio.

Ancora oggi mi chiedo come feci a resistere per arrivare al fermo fotogramma per i titoli di coda..'
includeCV/img01
includeCV/img01

Al lupo al lupo

“…forse il film che amo di più. Un po’ autobiografico, molto malinconico, pieno di atmosfere, con un bel finale. Il più bel finale dei miei film. Quel finale lo scrisse Leo Benvenuti. Fu opera sua. E fu anche, a mio avviso, il miglior film del mio direttore della fotografia Danilo Desideri. Ogni location di quel film aveva un significato speciale in quanto erano luoghi della mia infanzia ed adolescenza. Volevo come fermare dei ricordi, delle immagini che mi riportavano al mio periodo di vita più bello”.

Maledetto il giorno che t’ho incontrato

“…L’intuizione di scrivere Maledetto il giorno.. con Francesca Marciano, mi aiutò molto a cambiare registro di commedia. Lei scrisse la Buy, io scrissi me stesso. Fu un ping pong perfetto. In quel film c’è tutto il Carlo Verdone vero. Tutto ciò che amo, che ho amato, che ero e che sono, sta tutto in quel film. Un omaggio ad Hendrix ma anche alla mia ipocondria che dopo quel film sparì notevolmente. In pratica avevo fatto una sorta di autoanalisi davanti al pubblico”.
includeCV/img01
includeCV/img01

Stasera a casa di Alice

“…quel film è soprattutto legato al mio rapporto con Sergio Castellitto sul set. Un ottimo attore,una persona disciplinatissima,amabile. Ci divertimmo molto. Quel film segnò la fine di un modo di far commedia da parte mia. Con “Maledetto il giorno che t’ho incontrato” iniziai a cambiare totalmente tonalità e modo di recitare…'.

Il bambino e il poliziotto

Il bambino e il poliziotto... in quel periodo sentii per la prima volta molta stanchezza. Non avevo voglia di pensare per il cinema. Soffrivo molto di insonnia e non era un bel momento… Mi vennero in aiuto i miei sceneggiatori Benvenuti e De Bernardi, proponendomi una loro vecchia idea… La scrissi con fatica non sentendola mia. Ma alla fine, come sempre, ci misi tanta professionalità e, alla fine, fui contento di averlo fatto. Mi aiutarono a superare un momento difficile.
includeCV/img01
includeCV/img01

Compagni di scuola

Compagni di scuola “…resterà nei miei ricordi come il più bel set della mia vita. Erano 17 attori, ma non avvenne un litigio, una competizione… Nei miei film la prima cosa che faccio è quella di rendere gradevole e leggera l’atmosfera. Più di una volta temetti di non farcela, tanto era complesso il racconto. E un giorno,in piena crisi, pregai veramente Sergio Leone di aiutarmi dal cielo… Suppongo l’abbia fatto alla grande, visti i risultati.”

Io e mia sorella

Io e mia sorella “…trasformare la Muti da donna del desiderio a sorella senza trucco ed incasinata nei suoi problemi, fu per me un’enorme soddisfazione. Gillo Pontecorvo amò così tanto quel film che mi accolse tra i suoi amici. Soddisfazione enorme anche questa… Ma nel frattempo cominciavo ad esser sempre più sicuro nel dirigere le mie attrici. “
includeCV/img01
includeCV/img01

Troppo forte

Troppo forte “…inizialmente la parte di Sordi doveva farla Leopoldo Trieste. Con quest’ultimo il film sarebbe stato più compatto. Sordi si mise in testa di parlare come Ollio per far ridere. Ne uscì fuori un ibrido che non mi fece amare molto questa pellicola. Ma alcuni miei assoli, come quello del flipper o “la palude del caimano”, restano notevoli…”

I due carabinieri

I due carabinieri “…mai mi sarebbe venuto in mente di fare un film sui carabinieri! L’idea fu di Mario Cecchi Gori. Ci mise un mese per convincermi. Fu molto stressante girarlo perché avevo perso mia madre ed ero molto depresso. Ero arrivato a pesare 96 chili…

Il successo di quel film fece aumentare del 35% le richieste di arruolamento nei Carabinieri! Con quella pellicola, secondo me, nacque Boldi.”
includeCV/img01
includeCV/img01

Acqua e sapone

Acqua e sapone... era una favola semplice ma molto efficace come “commedia degli equivoci” . Dirigendo una giovanissima esordiente che non aveva fatto nulla prima, mi convinsi che stavo diventando un buon direttore di attori.”

Borotalco

Borotalco “…mio padre dice che resta il mio miglior film. Sinceramente se non ci fosse stato il successo di Borotalco sarei rimasto “quello che fa i personaggi”. In molti erano pronti a scommettere che sarei finito con quel film. Alla fine vinse cinque David di Donatello e una valanga di altri premi.”
includeCV/img01
includeCV/img01

Bianco, Rosso e Verdone

Bianco, rosso e Verdone “…ho sempre pensato che fosse un film minore rispetto ad “Un sacco bello”. Ma il tempo mi ha dimostrato il contrario. Mario Cecchi Gori mi fece un ottimo contratto per tre film grazie all’”emigrante Pasquale” Lo trovava geniale… Sergio Citti lo vide due volte per la sequenza del cimiterino insieme ad Elena Fabrizi…Disse “: Hai fatto nà cosa straordenaria!”.

Un sacco bello

Un sacco bello “…sapevo di aver fatto un grande show ma mi sfuggiva l’impatto con il pubblico verso questo film così atipico. Solo Sergio Leone era convinto che era un piccolo capolavoro. Mi affidai al suo istinto. Ebbe ragione. Quel film fece piazza pulita della vecchia Commedia all’Italiana…Ermanno Olmi, un giorno a Milano, mi disse se mi rendevo conto della mia capacità di osservazione e di interpretazione. Risposi, sinceramente, di no”.
includeCV/img01
includeCV/img01

Il mio miglior nemico

Il manifesto del film 'Il mio miglior nemico' uscito a New York.

Il 45 giri

La copertina originale del 45 giri colonna sonora originale del film 'Un sacco bello'.
includeCV/img01
includeCV/img01

Il cimelio più bello!

Il cimelio più bello! Regalo di mio papà del 1966.

Iris Blond & The Freezer

Iris Blond & The Freezer. Manifesto utilizzato nel film.
includeCV/img01
includeCV/img01

Università Sorbona 1996...

Omaggio a Carlo Verdone a Parigi. Università Sorbona 1996.

Bianco Rock & Verdone

Foto di Pino Settanni per la copertina della compilation 'Bianco Rock & Verdone'.
includeCV/img01
includeCV/img01

'Sono pazzo di Iris Blond'

Il manifesto americano del film 'Sono pazzo di Iris Blond' quando uscì all'Angelica Theatre di New York.

'La Gabbianella e il Gatto'

Carlo ha dato la voce al gatto Zorba ne 'LA GABBIANELLA E IL GATTO', un cartone animato tutto italiano per la regia di Enzo D'Alò. E' tratto dal libro di Sepulveda dall'omonimo titolo. Per Carlo è stata la prima esperienza in questo campo ed ha raccontato che ha impiegato 4 giorni interi per completare il suo lavoro proprio per la difficoltà di questo tipo di doppiaggio che richiede molta precisione di tempi.
includeCV/img01
includeCV/img01

'Dialetti miei diletti'

Carlo insieme a suo fratello Luca ha aderito ad un progetto di Rai3 che prevedeva l'allestimento di un documentario utilizzando esclusivamente materiale di repertorio Rai.

Carlo e Luca Verdone hanno ripercorso l'Italia dagli anni '50 ad oggi attraverso i vari dialetti accentuando quelle differenze tra nord e sud non solo linguistiche ma anche culturali e religiose. Alla fine però tutte queste differenze vengono rimarginate dai sentimenti comuni, dalle calamità naturali che indistintamente colpiscono nord e sud, dalla cultura cattolica.

Il documentario dal titolo 'Dialetti miei diletti' è stato trasmesso il 1° novembre da Rai3, durata 50 minuti. E' stato presentato in anteprima nell'ambito della 55^ Mostra del cinema di Venezia e allo stesso progetto hanno aderito registi come D'Alatri, Martone, Giuseppe Bertolucci ecc...

Iris Blond

Iris Blond doveva essere all'inizio Iris Love, soltanto che una reale Iris Love si è opposta all'utilizzo di quel nome.
includeCV/img01
includeCV/img01

'The Freezer'

La voce di Carlo nei panni di 'The Freezer' nel film 'Sono pazzo di Iris Blond' è del cantautore toscano Andrea Chimenti.

'Un fiore per Hal'

La canzone che Eleonora Giorgi scrive per Dalla in 'Borotalco' si intitola 'Un fiore per Hal' ed è contenuta nel primo LP degli Stadio.
includeCV/img01
includeCV/img01

Train Time

La musica che accompagna la vestizione del bullo Enzo in 'Un sacco bello' è 'Train Time' dei Cream, in una versione riarrangiata da un altro gruppo musicale.

'Cuori nella Tormenta'

I protagonisti maschili di 'Cuori nella tormenta' inizialmente dovevano essere Verdone e. Nuti ma invertiti nei ruoli ovvero: Verdone 'il cuoco' (alla fine interpretato da Lello Arena) e Nuti il sottufficiale di Marina.
includeCV/img01
includeCV/img01

Spot pubblicitari

Carlo ha curato la regia di alcuni spot pubblicitari: Caramelle Polo, Valtur, Invernizzi, Assorbenti Johnson (con la Muti), 2 spot per l'Agip con Luigi Petrucci (il logorroico Postiglione di Compagni di scuola) e quello famoso per la Ip con Roberto Baggio (definito da Verdone come genio col pallone, ma assolutamente negato come attore).

Mario Cecchi Gori

Mario Cecchi Gori apostrofò la sceneggiatura di 'Compagni di scuola' (forse a tutt'oggi il capolavoro di Carlo) come 'un'autentica schifezza' e decise di produrlo mal volentieri. A film finito però dovette ricredersi...
includeCV/img01
includeCV/img01

Il ruolo di 'Marisol'

Il ruolo di 'Marisol' fu assegnato alla bella attrice spagnola Veronica Miriel dopo la bocciatura delle candidature di Lina Sastri e Lori Del Santo. Veronica, che proveniva da un'agiata famiglia che allevava tori, si era messa in mostra in alcune pellicole anni '70, finche' Sergio Leone la volle per 'Un sacco bello'.

Ricordate Pericle Coccia ?

Ricordate Pericle Coccia, il pugile di 'Grand Hotel Excelsior'? Ebbene Pericle, in una scena del film, deve fare una corsa intorno all'albergo con l'allenatore Bortolazzi che cronometra il tempo impiegato. Ricorderete anche che Pericle fa solo finta di correre e taglia per l'interno dell'Hotel trovando anche il tempo per consumare uno spuntino, fino ad essere pero' scoperto dal suo allenatore.

La stessa cosa, piu' o meno, e' capitata, ironia della sorte, a Carlo durante le riprese di 'Un sacco bello': Sergio Leone gli aveva detto di fare corsa in modo che, nella scena che si stavano apprestando a girare, Verdone fosse veramente senza fiato, acquistando piu' realismo. Ebbene Carlo fece solo finta di allontanarsi di corsa e quando torno' sul set Leone gli diede un ceffone.
includeCV/img01
includeCV/img01

Magda

Magda, al secolo, Irina Sanpiter attualmente organizza concerti rock.

Carlo e Silvia

In 'Io e mia sorella' Verdone interpreta un personaggio di nome Carlo e Ornella Muti e' Silvia proprio come la sorella di Verdone. Inoltre quando ad un certo punto del film Carlo da' i dati anagrafici, dichiara di essere nato il 17 novembre del 1952 (si toglie precisamente 2 anni!!).
includeCV/img01
includeCV/img01

'Non Stop'

Carlo sostenne, subito dopo il successo delle trasmissione televisiva 'Non Stop', un provino per un film di Pasquale Festa Campanile dal titolo 'Il corpo della ragassa' ma fu scartato, proprio come il suo celebre Oscar Pettinari in 'Troppo Forte'! Chissa', forse aveva troppo la faccia 'da buono'...

La regia di 'Un sacco bello'

La regia di 'Un sacco bello' all'inizio doveva essere affidata ad un regista affermato. Si penso' a Lina Wertmuller, a Steno, ma nessuno di questi comprendeva bene quello che Verdone voleva raccontare con i suoi personaggi. Cosi' un giorno Sergio Leone decise di affidare allo stesso Carlo la regia del film.
includeCV/img01
includeCV/img01

Christian De Sica

La sceneggiatura del film 'Faccione', realizzato a Christian De Sica, e' stata scritta da Verdone con Risi e fu proposta da Carlo a Sergio Leone (ritratto qui accanto proprio da Verdone), al quale non deve essere piaciuta molto dato che pronunciò le seguenti parole: ' Ma che stronzate scrivi?'.

Senti chi parla

'Senti chi parla' non e' solo il titolo del famoso film con John Travolta ma anche il titolo di uno spettacolo teatrale che Verdone porto' in scena nel 1981 al teatro Piccolo Eliseo di Roma e successivamente a Firenze e Siena.
includeCV/img01